Nella comunità scientifica si discute sulla variante Epsilon, che resiste ai vaccini: si tratta davvero di una nuova minaccia?
La nuova minaccia al vaglio delle autorità sanitarie è la variante Epsilon del Covid. Non si tratta di una variante nuova e non si tratterebbe neanche di una variante particolarmente contagiosa. Il problema è legato al fatto che la variante in questione sarebbe resistente ai vaccini.
Cosa sappiamo sulla variante
La variante Epsilon del Covid nasce in California ed è stata registrata nel 2020. La diffusione ha portato alla formazione di pochissimi focolai, indice del fatto che non si tratta di una variante particolarmente contagiosa. Anzi, negli Usa non era considerata neanche come una variante preoccupante.
La variante Epsilon resiste ai vaccini
Il problema nasce da uno studio pubblicato su Science nel mese di luglio. Nello studio si legge che la variante è resistente agli anticorpi generati dai vaccini. Non solo. Sarebbe resistente anche agli anticorpi sviluppati in seguito all’infezione.
Rappresenta davvero una minaccia?
La domanda al vaglio della comunità scientifica è una: la variante Epsilon rappresenta una minaccia? I dati a disposizione dimostrano che i vaccini sono efficaci contro le varianti del Covid in circolazione, quindi anche contro la variante in questione. La comunità scientifica non mostra particolare preoccupazione per la diffusione di questa variante anche perché ha una scarsa efficienza di trasmissione. In poche parole si trasmette molto lentamente. Di fatto l’idea diffusa è che Epsilon sia una variante come tante altre registrate fino a questo momento e che si debba evitare di fare terrorismo sulle varianti del Covid. Al momento quindi non si tratta di una vera e propria minaccia ma di una situazione da monitorare come tante altre varianti del virus che sono state registrate fino a questo momento.
